Goran Pandev è da qualche giorno un calciatore del Galatasaray: l’attaccante macedone, dopo le esperienze con le maglie di Lazio, Inter e Napoli ha lasciato l’Italia assieme al compagno Blerim Dzemaili. Non senza rimpianti, purtroppo, come già dichiarato qualche giorno fa dall’agente Carlo Pallavicino: il procuratore di Pandev ha accusato senza mezzi termini l’allenatore spagnolo Rafael Benitez, di non essere adatto al campionato di Serie A e di avere grosse difficoltà nella gestione del gruppo oltre che nella motivazione dei calciatori. Accuse pesanti alle quali fin qui l’allenatore del Napoli, sempre molto abbottonato nelle esternazioni, non ha voluto replicare. Chissà, però, se rimarrà ancora in silenzio stampa anche dopo le parole dello stesso Pandev, che se possibile rincara la dose nei confronti del suo ex tecnico.
“Quando sono arrivato a Napoli tre anni fa – dichiara Pandev in un’intervista al Mattino di Napoli -, ho trovato un grandissimo gruppo. C’era affiatamento e ci sono stati risultati importanti: siamo arrivati al secondo posto e abbiamo ottenuto la qualificazione in Champions. Nell’ultima stagione, invece, il Napoli è arrivato terzo e non parteciperà alla Champions. Su questo bisogna riflettere. Io non giudico, le scelte sono fatte dalla società, con cui, ripeto, ho avuto un’ottima relazione”.
Pandev, se possibile, avrebbe evitato il trasferimento in Turchia “perché io in Italia sono stato benissimo”. Protagonista prima con la Lazio, poi un po’ meno con l’Inter, con la cui casacca però è riuscito a salire sul tetto d’Europa prima e del Mondo poi, l’attaccante macedone sembrava aver trovato un’ottima dimensione al Napoli di Mazzari, il cui modulo gli era anche molto congeniale. Con il trasferimento del tecnico toscano all’Inter e lo sbarco in azzurro di Benitez, gli spazi per Pandev si sono ridotti al lumicino e il divorzio è stato inevitabile.
“I fatti – prosegue Pandev – dicono che il Napoli di Mazzarri è stato pian piano smontato. Prima è andato via Cannavaro, poi Behrami, Dzemaili, Pandev… Un anno fa sono arrivati tanti nuovi giocatori, alcuni forti come Higuain, e non c’è stato alcun problema personale per me. La società ha deciso di voltare pagina quando è andato via Mazzarri, ma non capisco perché si sia chiuso così bruscamente, da un momento all’altro, un gruppo che aveva dato soddisfazioni ai tifosi: questo mi ha turbato”.
Pandev non li nomina, considerando dunque Callejon, Mertens e Insigne, giocatori che hanno il suo stesso ruolo e che evidentemente il macedone considera non sufficientemente forti da potergli sottrarre il posto da titolare, come in realtà è avvenuto con l’avvento dell’era Benitez. Ovviamente, Pandev ci tiene a precisare che il suo risentimento è solo nei confronti dell’allenatore, mentre alla città e ai tifosi, l’attaccante del Galatasaray fa i migliori auguri:
“Auguro al Napoli di vincere lo scudetto, come ha detto De Laurentiis. Lo spero per i tifosi: meriterebbero questa grande gioia”.
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